lunedì 24 dicembre 2012

AUGURI

Buon Natale a tutti.
Che questo Natale riporti nei cuori di tutti quel sapore dei sentimenti genuini e il calore degli affetti troppo spesso mal gestiti e vissuti con superficialità. Niente è più prezioso dell'avere accanto, nella propria vita persone con le quali condividere le piccole gioie quotidiane e un abbraccio vero, solido in cui tuffarsi nei momenti tristi. Alla mia famiglia e agli amici che ci sono sempre e comunque il mio grazie per aver condiviso ogni mio passo e l'augurio più sincero dal mio cuore di serenità e salute. Vi voglio bene davvero tanto.

sabato 22 dicembre 2012

MINESTRA MARITATA


Ingredienti:

300 gr. di cavolo cappuccio
300 gr. di broccoletti
600 gr. di cicoria e scarola
300 gr. di broccoli di foglia
300 gr. di torzelle
erbe aromatiche a piacere
1 osso di prosciutto
180 gr. di cotiche salate
400 gr. di annoglie
180 gr. di tracchiolelle
300 gr. di maiale
100 gr. di lardo a pezzi
100 gr. di caciocavallo
1 peperoncino piccante
sale

PROCEDIMENTO:
Lavare le varie qualità di carne e di salame, mettetele in una pentola, ricopritele con quattro dita di acqua e cuocete a fuoco lento, dopo circa due ore  la carne sarà cotta. Tirarla su asciutta, tagliarla a pezzetti di 3 o 4 cm, spolpare l’osso di prosciutto unendo i pezzettini di carne che sono stati tolti con i pezzi di salame e delle cotiche in una casseruola con l’aggiunta di un mestolo di brodo, coprire e mettere da parte aggiungendo sale se necessario. Immergere tutte le verdure ben lavate in acqua bollente con pochissimo sale, coprire il recipiente e non appena riprende a bollire, toglierle da fuoco e farle ben gocciolare in un colabrodo premendole con un cucchiaio. Completare la cottura delle verdure nel brodo insieme al formaggio a pezzetti e al peperoncino, a fuoco lento per circa mezz’ora, a fine cottura assaggiare e se è il caso aggiustare di sale. Riscaldate la carne nel suo brodo, mischiarla alle verdure  e buon appetito.

venerdì 2 novembre 2012

BACCALA' CAPPERI OLIVE E PEPERONCINO

Ingredienti per 6 persone:

600 gr. di baccalà
150 gr. di olive nere
40 gr. di capperi
peperoncino tritato
aglio e olio
pan grattato
sale

Procedimento:

Lavare con cura il baccalà eliminando la pelle. Impastare l'aglio con le olive tagliate a pezzetti, il peperoncino, i capperi, un pizzico di sale ed un cucchiaio di olio. Condire il baccalà messo in una teglia con l'impasto così ottenuto e ricoprire il tutto con un pò di pane grattuggiato. Cuocere nel forno già caldo per circa 35 minuti.

sabato 7 luglio 2012

venerdì 18 maggio 2012

C. EXIMIUM

Originario di una piccola area della Bolivia e dell’ Argentina è un raro peperoncino piccante selvatico, presenta piccoli frutti slanciati che maturando passano dal verde all’arancione per poi diventare rossi. La pianta, non molto comune, può essere coltivata sia per la sua valenza ornamentale che per uso alimentare.
Il capsicum eximium, perenne o annuale a seconda delle condizioni climatiche, cresce generalmente fino ad 1,5 metri di altezza, nei climi caldi, invece, può assumere caratteristiche che lo fanno somigliare ad un albero, mostra una bassa resistenza alle basse temperature, infatti gradisce un clima caldo/umido con innaffiature regolari, un’esposizione a pieno sole in terreno ben drenato ed è sconsigliato usare terreni ad alto contenuto di torba.

I semi di questa specie possono essere lenti a germinare, impiegando fino a diverse settimane o mesi, però una temperatura del terreno di 26-27 °C e una quantità di acqua moderata sembrano migliorare la germinabilità.

sabato 12 maggio 2012

PROGETTO MASCALZONE " CAMPO SPERIMENTALE BIOLOGICO"

La prima parte delle attività di ricerca si sono concluse. La ricerca ha previsto l’esecuzione delle prove di laboratorio su alcuni peperoncini e si è potuto confermare che diverse specie hanno un potere battericida su specie batteriche sia gram positive che negative. Il lavoro lungo, indaginoso e costoso prosegue secondo quanto stabilito, la prossima fase servirà per capire se i diversi metodi di coltivazione abbiano implicazioni sulle attività “curative” dei peperoncini e si stanno già conducendo sperimentazioni di controllo su peperoni dolci. L’attività di estrazione ed identificazione dei principi attivi è in una fase di studio attraverso i lavori scientifici già pubblicati e si può però affermare essere pronta per l’applicazione finale. Il progetto mascalzone “Campo Sperimentale Biologico” continua e quest’anno sarà allestita anche una serra. Sono iniziati i primi lavori di fresatura del terreno, aggiunta dello stallatico e della torba, manca ancora una seconda fresatura, la copertura della serra, la messa a dimora delle piantine e di alcune varietà che hanno partecipato ai primi test dove si è evidenziato attività antimicrobica.

sabato 10 marzo 2012

giovedì 5 gennaio 2012

ORTOTERAPIA


Vi è mai capitato di sentirvi più rilassati dopo una camminata al parco? Le piante, è stato dimostrato, hanno un'azione terapeutica.
L’ortoterapia, che sta per Horticultural Therapy, da tradursi più correttamente con “terapia assistita dalle piante” o con “riabilitazione attraverso la natura”, è una forma di cura volta al miglioramento fisico e psicologico dell’individuo tramite l’interazione, anche solo visiva, con la natura. Si basa cioè sul presupposto, dimostrato con varie ricerche scientifiche, che la vista di un paesaggio verde diminuisca il livello di stress nell’individuo, migliorandone l’umore.
Secondo gli esperti di ortoterapia gli ospedali dovrebbero quindi aumentare le aree verdi, riprendendo la struttura architettonica delle case di cura ottocentesche ricche di giardini. In quel periodo veniva infatti riservato alle piante un importate ruolo perché si era consapevoli (pur non disponendo di prove scientifiche) del loro effetto positivo.
Ma l’ortoterapia affonda le radici ancor più lontano: in tutte le antiche civiltà l’albero era considerato ricco di grande potere benefico. Basti pensare che in alcune tecniche terapeutiche orientali, come nel Qi Gong cinese, si prescriveva di abbracciare un albero per ottenere da esso sostegno energetico oltre che un contatto rassicurante. Nel medioevo, poi, i monaci crearono spesso giardini affinché gli ammalati si distraessero e superassero i momenti di depressione legati alla malattia.
Per un approccio più rigoroso sull’interazione uomo-pianta bisogna però attendere gli studi di Benjamin Rush, il padre della psichiatria americana, il quale, a fine Settecento, affermava che lavorare il terreno aveva un benefico effetto sulla salute mentale.
Ai nostri giorni sono i Paesi anglosassoni, Stati Uniti in testa, a guidare la ricerca e la sperimentazione terapeutica dell’ortoterapia, un ambito in cui rientrano anche la pratica del giardinaggio terapeutico e l’utilizzo da parte di disabili fisici e psichici di giardini terapeutici.
Nei paesi dove l’ortoterapia è una scienza consolidata la progettazione di parchi e giardini segue schemi di orientamento ben precisi, scelta delle piante più adatte allo scopo. I gardens nascono presso scuole, carceri, ospedali, case di riposo, centri educativi e psichiatrici, ma spesso anche presso orti botanici.
Il Italia qualcosa comincia a muoversi, giardini e parchi già esistenti vengono riadattati allo scopo, con progetti di percorsi intesi come una passeggiata continua, priva di incroci e possibili cause di smarrimento, senza barriere e gradini e contrasti violenti luce-ombra. Di grande importanza la vegetazione con particolari tipi arborei quali il Ginko biloba, l’albizia, il salice piangente, la mimosa e la sughera ed in generale piante da fiore e tutte le aromatiche per stimolare la vista e l’odorato, l’udito viene stimolato dal rumore delle foglie ma anche dall’acqua che è un elemento fondamentale in un giardino, anche dal punto di vista estetico ed energetico. Il tatto è stimolato da essenze arboree come la sughera ma anche da vasi e contenitori con diverse caratteristiche. L’olfatto è stimolato da essere odorose quali le piante aromatiche. La vista è stimolata da piantumazioni che generano fioriture varie e scaglionate nel tempo e dall’inserimento di pietre naturali di diversi colori.
La horticultural therapy nelle sue varie forme (giardinaggio terapeutico, giardini terapeutici e healing landscape cioè interazione visiva con un paesaggio verde) rappresenta quindi una terapia di sostegno alle tradizionali cure mediche. Ma un punto deve essere ben chiaro: dall’ortoterapia possono trarre beneficio non solo malati o disabili. Tutti noi ci rigeneriamo in corpo e spirito passeggiando per un parco, prendendoci cura dei fiori nel giardino o semplicemente aguzzando la vista tra grattaceli alla ricerca di uno scorcio verde. Certamente ne avrete già fatto esperienza: ma ora sapete che il merito è tutto dell’azione terapeutica delle piante..


fonte
Green Mind
http://greenmindmentiverdi.blogspot.com/2011/01/vi-e-m-ai-capitato-di-sentirvi-piu.html