lunedì 22 febbraio 2010

JALAPENO ALLA BRACE


Ingredienti:
Pancetta
Cipolla
Funghi
Formaggio o se preferite provola affumicata o mozzarella
Procedimento:
Lavare i peperoncini, tagliare la calotta e svuotare dai semi.
Friggete la pancetta, la cipolla e i funghi, una volta finito mescolate insieme al forrmaggio. Riempite i peperoncini con il mix preparato,sistemateli sulla brace e buon appetito.

martedì 16 febbraio 2010

PAPACCELLE IMBOTTITE



Ingredienti:
10 peperoni papaccelle
250 gr di carne macinata
100 gr di salsiccia sbriciolata
1 manciata di capperi
1 manciata di olive nere
2 uova
parmigiano grattato qb
pane grattato qb
sale e pepe qb
prezzemolo tritato
olio d'oliva
1 spicchio d'aglio

Procedimento:

Lavare i peperoni, tagliare la calotta e svuotare dai semi.
In una ciotola preparare la farcia unendo carne macinata con la salsiccia sbriciolata, le uova, sale e pepe, prezzemolo tritato finemente, aggiungere ancora formaggio grattugiato e pangrattato e poi capperi e olive. Amalgamare bene l'impasto e farcire con questo le papaccelle, adagiare i peperoni in una teglia irrorata di olio d'oliva. Aromatizzate con uno spicchio d'aglio tritato, del basilico tritato e un po' di foglioline di timo, aggiungete qualche bicchiere d'acqua, aggiustate di sale e olio e infornare a 200° per un'ora.

PAPACCELLE IMBOTTITE N°2
Ingredienti :
Papaccelle
Mollica di pane raffermo q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Capperi q.b.
Pomodoro q.b.
Origano q.b.
Un piccolo spicchio d’aglio tritato
Dadini di provola o di altro formaggio simile q.b.
Acciughe sott’olio q.b.
Foglie di basilico tritate q.b.

Procedimento:

Amalgamare tutti gli ingredienti con la mollica di pane e imbottire le pappaccelle lavate e svuotate dei semi,dopo averne tolto la parte col picciolo che si utilizzerà per richiuderle.
Irrorare con olio extravergine d’oliva e mettere nel forno a 150 ° C per circa 10 minuti.

PEPERONCINO AGLI AROMI


Ingredienti:
50 gr. di peperoncino essiccato
50 gr. di rosmarino essiccato
50 gr.di basilico secco
50 gr. di semi di finocchio
50 gr.di origano

Tritate tutti gli ingredienti fino ad ottenere una polvere e riporla in un barattolo.
Si accompagna benissimo ai sughi, agli arrosti e alle verdure. In alternativa potete sostituire gli ingredienti in base ai vostri gusti.

HABANERO MUSTARD

HABANERO WHITE GIANT

HABANERO GOLD BULLET

TRINIDAD SCORPION MOROUGA


TRINIDAD SCORPION


lunedì 15 febbraio 2010

TORTILLAS


Ingredienti:
2 tazze di farina di mais, 1 tazza di acqua.
Preparazione:
Mischiare la farina di mais con l’acqua; amalgamare con le mani fino ad ottenere un impasto morbido e se necessario aggiungere altra acqua. Lasciare riposare l'impasto per 15 minuti e dividerlo in 10 palline. Aiutandosi con un piatto, pressare ogni pallina tra due fogli di carta oleata fino ad ottenere un diametro di almeno 20 cm, quindi staccare delicatamente la carta. Cuocere le tortillas una alla volta in una padella bollente, senza ungerla 1 minuto per parte. Ripetere l'operazione con tutte le tortillas.

domenica 14 febbraio 2010

CHILI CON CARNE


Mettete in ammollo 300 g di fagioli rossi secchi per 12 ore in acqua fredda, tagliate a dadini 600 g di carne di manzo e fatela rosolare in 2 cucchiai di olio d'oliva. Aggiungete 2 cipolle bianche tritate, 2 spicchi d'aglio tritati e lasciate cuocere per 5 minuti, dopo unite i faglioli e mescolate bene. Pelate 400 g di pomodori e uniteli alla carne, quindi aggiungete 1 cucchiaio di peperoncino rosso in polvere, 1 cucchiaino di semi di cumino, 1 cucchiaino di paprika piccante in polvere e mezzo cucchiaino di origano. Versate 1 l di brodo vegetale, aggiustate di sale, coprite la casseruola e lasciate cuocere finché la carne e i fagioli saranno teneri.Servire caldo accompagnato con tortillas.

venerdì 12 febbraio 2010

TRINIDAD SCORPION










Specie: Chinense
Origine: Trinidad
Piccantezza: Outrageously Hot
Originario del Trinidad, il frutto e' caratterizzato da una coda piu' o meno pronunciata presente nella maggior parte dei frutti, le piante sono alte e abbastanza produttive, il frutto ha una lunghezza che varia dai 4 ai 5 cm, le pareti sono molto sottili e rugose con pochi semi e molta placenta, maturano dal verde al rosso passando per l'arancio completando questo ciclo in 90-120 giorni come la maggior parte della specie chinense.

mercoledì 10 febbraio 2010

BUTH JOLOKIA


Specie: Chinense
Origine:India
Piccantezza: Nuclear
Conosciuto anche come Bih o Naga Jolokia, proviene dal nord-est dell'India, in particolare Assam, Nagaland e Manipur. Appartiene alla famiglia Capsicum chinense molto probabilmente è un ibrido tra Capsicum Chinense e Capsicum Frutescens, di sicuro il più piccante al mondo, con oltre 1.000.000 unità Scoville infatti gli viene conferito il Guinness dei Primati nel 2006. È molto simile al Naga Dorset da cui differisce però per la forma dei frutti, meno conica e più tondeggiante verso l'estremità. Come gli altri peperoncini tropicali, necessita di temperature medio alte per la germinazione.

lunedì 8 febbraio 2010

ROCOTO RED



Specie: Pubescens
Origine: Perù
Piccantezza: Extremeley Hot

Quasi sicuramente il piu’ famoso delle specie Pubescens, la sua storia trova origine nella regione delle Ande del Perù dove è conosciuto anche come “Manzano”, che significa mela a causa della forma del frutto. È anche chiamato Locoto in Bolivia, Cile Peron, Chilli Caballo e Chilli Ciruelo.
Una caratteristica essenziale che lo distingue è il colore dei semi che è nero. Ha una germinazione molto lenta , i frutti sono abbastanza piccanti ed è una pianta molto resistente alle basse temperature.

domenica 7 febbraio 2010

IDENTIFICAZIONE CAPSICUM

Non è semplice identificare le cinque specie di capsicum.
Una chiave pratica di identificazione è data dalle caratteristiche dei fiori.

CAPSICUM ANNUUM
Fiori singoli e filamenti non viola, la corolla è bianca.

CAPSICUM CHINENSE
Due fiori o più di uno per nodo e filamenti viola, corolla bianca

CAPSICUM PUBESCENS
Corolla viola ,semi neri o marrone scuro

CAPSICUM BACCATUM
Fiori solitari,corolla bianca con o senza macchie

CAPSICUM FRUTESCENS
Fiori abbinati, corolla verdastra

PRINCIPALI SPECIE DEL PEPERONCINO


Le varietà di peperoncino sono molto numerose, qui di seguito le 5 specie più conosciute.

1. Capsicum Annuum
Il Capsicum Annuum è una pianta erbacea a ciclo annuale, originaria dell’America del Sud centrale è la specie più importante con i suoi frutti dolci e piccanti. E' una pianta molto coltivata in Italia perchè attecchisce facilmente anche in vaso e non ha bisogno di particolari cure.
Il Capsicum Annuum raggruppa molte varietà e le più diffuse sono:
Capsicum abbreviatum: frutti piccoli e conici che non superano i cinque cm.
Capsicum acuminatum: frutti a cono sottili e leggermente ricurvi.
Capsicum fasciculatum: frutti eretti a mazzetto, diritti e sottili.
Capsicum cerasiforme: frutti piccoli e rotondi come ciliegie.
Capsicum bicolor: frutti bicolori, violetti, arancione e rossi molto piccoli.
2. Capsicum Frutescens
Pianta originaria del Sud America, diffusa prima in Africa e dopo in Europa a ciclo
perenne con frutti piccanti.
Le varietà più conosciute sono Diende de pezzo (Colombia) Tabasco(Lousiana,Messico) Malagueta (Brasile).
3. Capsicum Chinense
Pianta originaria della zona amazzonica, inizialmente molto diffusa in Africa e comprende le varietà più piccanti del mondo, tra queste Scotch Bonnet ( Giamaica ) Congo Pepper ( Trinadad e Tobago ) Chile Habanero Yellow ( Messico) Chocolate Habanero (Indie Occidentale ) Charapita ( Perù ) Azr ( India).
4. Capsicum Pubescens
Attualmente è molto diffusa soprattutto nell’alta Bolivia nel Perù e nell’Equador.
Le varietà più conosciute sono Rocoto,Caballo,Canario(Costarica,Messico,Guatemala) Rocoto Manzano(Perù).
5. Capsicum Baccatum
Proviene dalle regioni secche della Bolivia e del Perù, le varietà più conosciute
sono Cristmas Bell (Sud America) Aji Amarilli (Perù) Dedo Do Moca( Brasile) Aji Serranito (Perù).

LE ORIGINI - STORIA DEL PEPERONCINO


Il nome Peperoncino deriva dal latino Capiscum, dove capsa significa scatola.Il frutto ha una forma molto simile ad una scatola contenente i suoi semi. In Italia è chiamato peperoncino, mentre nei Paesi di lingua inglese e spagnola si chiama Chili, in Portogallo e Spagna è soprannominato Ancho o Aji . Da sempre molto apprezzato il peperoncino piccante è una delle spezie maggiormente utilizzate in tutte te tradizioni culinarie del mondo. Il peperoncino ha una storia molto antica, le parti usate, sia in cucina che in medicina, sono i frutti, di forma e di dimensioni variabili. All’interno sono contenuti i semi bianco giallastri. I frutti racchiudono tra le varie sostanze capsaicina, lecitina e pectina. Col peperoncino la cucina povera trovò la sua grande occasione. Finalmente ecco come dare un sapore ai cibi che non l’avevano, conservare la carne o mitigarne il gusto alterato in epoche di scarsa possibilità di conservazione, le sue proprietà disinfettanti erano un toccasana per le popolazioni di paesi caldi e poveri. Ancora oggi il peperoncino piccante è largamente utilizzato nella medicina tradizionale indiana.
I popoli ricchi, al contrario, non lo hanno mai considerato un elemento importante per la cucina perchè il suo forte sapore nascondeva il gusto di cibi raffinati. Inoltre, non venne solo bandito dalla gastronomia ricca, ma anche dai pregiudizi morali. I Puritani ed altre confessioni lo vietarono considerandolo eccitante e capace di risvegliare i sensi con poteri addirittura diabolici. Ancora oggi, in molti nostri dialetti meridionali, il peperoncino piccante viene chiamato diavolicchio.
La riscoperta del peperoncino è anche dovuta all’accettazione dell’efficacia dei suoi principi attivi da parte della medicina ufficiale. Il capsicum contenuto nel peperoncino, e alcuni derivati di questo, rientrano nella composizione di numerosissimi farmaci.
Originario del Messico, venne importato in Spagna al ritorno dalla seconda spedizione di Colombo; in seguito si è rapidamente diffuso in Europa.
Pare che nel mondo esistano piu’ di 5000 qualità di peperoncino.
Il chimico W. Scoville nel 1912 mise a punto un metodo per valutare la piccantezza del peperoncino: i gradi Scoville indicano per l’appunto il rapporto di diluizione in acqua necessario a far perdere la piccantezza al peperoncino analizzato.
Molte sono le vitamine presenti nel peperoncino e tra queste:
Vitamina C (che però va persa durante l’essiccazione)
Vitamina PP
Vitamina B2
Vitamina E(aumenta l’ossigenazione del sangue in virtù dei suoi effetti antiossidanti
nei confronti dei globuli rossi)
Vitamina K (antiemorragica)
Il peperoncino vanta proprietà vasodilatatrici e anticolesterolemiche anche grazie all’azione della vitamina PP che aumenta l’elasticità dei capillari e della vitamina E che aumenta l’ossigenazione del sangue. Usato esternamente ha un effetto revulsivo: riscalda e dilata i vasi è perciò usato come coadiuvante in malattie reumatiche e in lombaggini.
Il peperoncino è stomachico cioè favorisce la secrezione dei succhi gastrici e quindi la digestione contrariamente a quel che si pensi.
In Cina e in India è usato contro la depressione.
Nell’intestino il peperoncino svolge un’azione antiputrefattiva e antifermentativa
Funziona anche come decongestionante e antiinfiammatorio contro laringiti, raucedini e tossi spasmodiche. Per placare il bruciore nella bocca, i metodi più efficaci sono ingerire dello zucchero, dell'olio o dei grassi; anche masticare del pane aiuta, in quanto rimuove per azione meccanica la capsaicina, mentre la caseina di latte, molto più concentrata nei formaggi, la lega, rendendola inefficace. Non è solubile in acqua, quindi bere acqua non aiuta molto, mentre lo è nei grassi e nell'alcool. Per i casi più estremi, porre del ghiaccio sulla parte aiuta a diseccitare i recettori. È irritante per gli occhi, ed in alta concentrazione, per la cute.

sabato 6 febbraio 2010

MI PRESENTO



Eccomi qua!!!!
Che emozione scrivere quacosa di me, a chi potrà mai interessare ma ormai ci sono e devo presentarmi!
Ciao a tutti, sono Domenico, abito a Qualiano a pochi Km da Napoli, ho un lavoro che mi ricompensa dello stress che mi procura, un figlio meraviglioso, amicizie fondamentali e una moglie che mi sopporta, non sono paziente ma con tanto esercizio riesco a contenermi e a volte mi meraviglio del mio autocontrollo. Una delle mie tante passioni è la coltivazione del peperoncino che come tutte le passioni nasce per caso e sempre alla ricerca di nuove varietà e di informazioni su questo mondo meraviglioso sono approdato nei vari forum dove sono conosciuto con il nick “mascalzone”.
Tutto questo mi ha dato la possibilità di conoscere numerose comunità di appassionati, grazie alle quali ho scoperto l'esistenza di tantissime varietà di peperoncino e ho avuto modo di scambiare con altri appassionati semi provenienti da ogni parte del mondo, creando così atmosfere di amicizia e cordialità. Poi subentra il fascino delle piante con i suoi fiori e frutti, la soddisfazione di un buon raccolto dopo un anno di lavoro e tutto questo la rende una passione molto speciale e non un hobby finalizzato a sé stesso.
Spero di non avervi annoiato e ringrazio tutti i miei amici che hanno contribuito ad alimentare questa mia passione e il mio entusiasmo alla realizzazione di questo blog.
Ciao a tutti.